Essere in ..Social Innovation Jam 3

Essere in ..Social Innovation Jam 3

Asd Essere partecipa al Bando Social Innovation Jam 3

L’associazione Essere è stata selezionata come finalista per il Bando Social Innovation Jam 3, un’iniziativa che rientra nel progetto SiamoSolidali promosso dalla Fondazione CR Firenze.

Ma cos’è il Bando Social Innovation Jam?

L’iniziativa nasce per favorire la reciproca contaminazione tra il mondo del non profit e le nuove generazioni. Per rispondere a problematiche specifiche attraverso l’innovazione. Si parte da una sfida per sviluppare, attraverso un percorso di progettazione, una nuova soluzione che viene poi realizzata nella propria comunità.

Il progetto si compone di 2 fasi:

  • una prima fase in cui vengono selezionati 5 realtà del terzo settore e del non profit con progetti rivolti alla comunità;
  • una seconda fase di selzione di figure professionali under 35 che dovranno sviluppare il progetto in sinergia con gli enti del terzo settore che li hanno proposti.

Al termine di queste due fasi il progetto più meritevole verrà sponsorizzato con una campagna di crowdfunding il cui ricavato viene raddoppiato dala Fondazione CR Firenze.

Ecco la nostra sfida:

Come promuovere e ampliare le attività all’aperto di sviluppo motorio rivolte alle famiglie (bambini e genitori insieme)?

Il nostro intento è sempre stato quello di promuovere la salute e un corretto stile di vita attraverso il movimento, per tutte le età e per tutte le situazioni.
A seguito dell’emergenza sanitaria, che ha comportato la chiusura delle palestre oltre che a favorire la sedentarietà e uno stile di vita poco sano, l’associazione ha voluto fornire un servizio e un sostegno alle famiglie con bambini piccoli promuovendo occasioni di movimento all’aperto.

Lo abbiamo fatto per tre motivi:

  1. per consentire ai nostri soci e a chiunque ne sentisse il bisogno di rimettersi in movimento e di non aspettare la riapertura delle palestre per farlo, essendo consapevoli che uno stile di vita corretto presuppone un cambiamento delle abitudini e nella quotidianità che la pandemia ha completamente stravolto.
  2. Ottimizzare i tempi e creare un momento salutare in cui tutta la famiglia possa fare una corretta attività fisica e motoria in linea con quelli che sono i propri bisogni. Creare un’occasione, un pretesto, un piccolo impegno settimanale in cui genitori e bambini possano dedicarsi a se stessi e alla propria salute.
  3. Infine abbiamo scoperto che allenarsi e fare del sano movimento all’aperto non è così male, anzi favorisce il contatto diretto con l’ambiente e, soprattutto nelle belle giornate, stimola un piacere e una positività maggiori rispetto al farlo in palestra.

Quindi, alla luce dell’esperienza vissuta negli ultimi mesi,

la nostra sfida è quella di ampliare questo tipo di attività all’aperto, portarlo in ogni quartiere di Firenze e mantenerlo attivo per tutto l’anno, anche dopo la riapertura delle palestre.

Cosa fare adesso

Il Bando Social Innovation Jam prevede una seconda fase in cui bisogna selezionare delle figure professionali under 35 che abbiano la nostra stessa motivazione di trovare una risposta innovativa alla sfida che lanciamo.

Per cui, se sei
un giovane under 35,
curioso e creativo,
un progettista, un comunicatore, un grafico, un designer, un videomaker, uno scrittore, un esperto di social marketing, ma anche molto altro,
voglioso di metterti in gioco

presenta la tua candidatura visitando la pagina di Social Innovation Jam

Giocare in casa?? 4 consigli utili

Giocare in casa?? 4 consigli utili

4 consigli su come rendere il gioco in casa un momento di crescita.

In questo momento così particolare, in cui i bambini sono costretti a stare tante ore in casa, diventa fondamentale che loro abbiano dei momenti di gioco in cui potersi muovere, sfogare, divertire.
Il movimento diventa quindi importantissimo, anzi, indispensabile dal momento che tutte le attività motorie e sportive che svolgeva per il momento sono sospese. E per la crescita del bambino è essenziale lo sviluppo di nuove abilità motorie e il perfezionamento di quelle già acquisite.
Ovviamente per ogni bambino sarebbe meglio fare attività all’aperto o in palestra con i suoi amichetti ma, visto il momento, vediamo come fare a non fargli mancare nulla anche stando in casa.
Prima di fare l’elenco dei giochi e delle attività, è bene delineare alcune direttive generali da seguire per rendere l’attività più efficace.

1. Destrutturare

La casa per i bambini è un ambiente familiare che conoscono molto bene. Ma i bimbi hanno bisogno di stimoli sempre nuovi, quindi è necessario destrutturare l’ambiente.
Destrutturare vuol dire utilizzare gli oggetti in modi diversi o alternativi a quello per il quale sono predisposti. Ad esempio una sedia è fatta per sedersi ma se ne prendiamo due e le mettiamo distese per terra una di fronte all’altra, con i piedi si forma un cubo in cui poter entrare e uscire sia di lato, sia di sopra.
Quindi, date pure libero sfogo alla fantasia.

2. Partecipare

Può sembrare scontato ma non lo è. Soprattutto con i più piccoli è essenziale che il genitore partecipi attivamente al gioco, magari introducendolo con una bella storia fantasiosa (serve al bambino per entrare dentro al gioco, per stimolare la fantasia e creare un contesto motivante). Poi date sfogo alle vostre doti teatrali, immedesimatevi nei personaggi, fate in modo che il gioco diventi il più reale possibile.

3. NON FARE i genitori

Quando si gioca bisogna giocare. In quel momento è necessario abbandonare momentaneamente i panni del genitore apprensivo e ansioso e vestire quelli del compagno di gioco. Ovviamente la sicurezza è importante, bisogna solo evitare di essere troppo “noiosi” o timorosi. Quando si gioca l’obiettivo è divertirsi; certo, farsi male non è sicuramente divertente ma anche questo rientra nel bagaglio di esperienze che il bimbo deve fare. Quindi si dovrebbe insegnare ai bimbi a cadere anziché evitare a tutti i costi che ciò accada.

4. Lasciar fare invece di fare

Quando si parla di gioco I bimbi sono molto più bravi degli adulti. Quindi, perché non lasciar fare a loro?! Il genitore deve essere solo una fonte di stimoli, ma non deve sempre fargli trovare tutto pronto, anzi. Il bimbo deve poter partecipare sia al processo ideativo che a quello creativo del gioco. In poche parole, fornitegli soltanto i mezzi, gli stimoli e l’ambiente idoneo, poi ci pensano loro a trovare le idee e le soluzioni. Voi lasciatevi guidare e affidatevi alla loro fantasia.
Questi consigli generali sono validi per qualsiasi gioco si voglia fare con i propri figli e sono la base su cui edificare il rapporto ludico con loro.

5 GIOCHI DA POTER REALIZZARE IN CASA

Un anno di Asd Essere

Un anno di Asd Essere

Un anno di FITNESS – MOVIMENTO – WELLNESS

Un altro anno sta per finire….e il nostro è stato grandioso! Ringraziandoti di essere stato/a con noi, vorremmo raccontarti un po’ quello che è successo. RIVIVI IN PILLOLE IL NOSTRO ANNO:

GENNAIO – MAGGIO

  • abbiamo avviato 2 nuovi corsi presso la palestra PioFedi7:
    • 
    GINNASTICA POSTURALE
    • ALLENAMENTO FUNZIONALE
  • ampliato i progetti di “Sviluppo Motorio” per la scuola dell’infanzia – CLICCA QUI
  • partecipato al progetto “Sport in Rete” del Q4
  • partecipato al Carnevale della scuola “Montagnola-Bandinelli” – CLICCA QUI
  • organizzato Festa di Fine Corsi dell’Associazione a Villa Vogel – CLICCA QUI

GIUGNO – AGOSTO

SETTEMBRE – DICEMBRE

  • – partecipato alla “Festa dello Sport” del Q4 – CLICCA QUI
  • – partecipato all’evento “Argingrosso, di tutti di più” – CLICCA QUI
  • – avviato un nuovo corso di SVILUPPO MOTORIO presso la scuola “Calvino”
  • – realizzato il progetto “Un regalo per Te”  – guarda il video QUI
  • – organizzato la “Festa di Natale” presso la palestra Montagnola 

NUOVI AMICI


L’associazione ha inoltre allargato la sua rete accogliendo nuove partnership e nuove collaborazioni per garantire un’offerta sempre maggiore ad uno standard qualitativo sempre più alto. Ecco alcune delle collaborazioni e partnership instaurate nel 2019:

Infine, la collaborazione migliore è quella che facciamo giorno per giorno con i nostri SOCI e con chi, come te, in un modo o nell’altro, ha deciso di riporre in noi la sua fiducia contribuendo al successo di tutte le nostre iniziative. Se anche tu sei stato bene con noi faccelo sapere, lasciandoci un feedback sulla nostra pagina Facebook. E’ semplicissimo, basta cliccare sul seguente link Se sei anche iscritto su OrangoGoperchè hai acquistato un corso o hai semplicemente fatto una prova puoi lasciare il feedback cliccando quiscegli dall’elenco il corso che hai frequentato e in fondo alla pagina clicca su “lascia una recensione”. Ci vogliono davvero pochissimi minuti e per noi è importantissimo! Cogliamo l’occasione anche per augurarti un Sereno Natale e un felice Anno Nuovo! Siamo sicuri che il prossimo anno sarà ancora più splendente! Il futuro ci sorride.  #seguiildelfino Lo staff  –  ASD ESSERE

la nostra più totale dedizione nel cercare il MEGLIO  per i NOSTRI SOCI

Centri Estivi. Come scegliere quello giusto?

Centri Estivi. Come scegliere quello giusto?

Ecco 5 semplici domande da porsi.

Tutti ormai lo sanno: terminata la scuola le famiglie devono trovare un modo per tenere impegnati i propri figli. I più fortunati hanno la possibilità di lasciarli con i nonni, anche se alle volte, non è la scelta più giusta. Molti genitori, invece, devono o vogliono trovare soluzioni alternative.

Iscrivere il proprio figlio (o i propri figli) ad un centro estivo per molti è la soluzione migliore.

Ma cos’è un centro estivo?

Un centro estivo è un’attività rivolta ai bambini e ai ragazzi in età scolare che va a sostituire quella scolastica appena conclusa. Sono molti gli enti ad organizzare centri estivi: dal comune alla parrocchia, dalle associazioni sportive alle scuole di danza, dalle associazioni culturali ai circoli. Tutti propongono i propri servizi con attività spesso differenti e variegate.

Ma come fare a districarsi tra tutte queste proposte? Come fare a scegliere quella giusta?

Gli aspetti da tenere in considerazione sono 5:

1) ISTRUTTORI/EDUCATORI

Spesso, tra la confusione della miriade di proposte, si rischia di dimenticare che in questi centri devono andarci i nostri figli. Quindi, la prima domanda che ci si dovrebbe porre è: a chi vogliamo affidare il nostro bene più prezioso, i nostri figli? Conosciamo già gli istruttori/educatori? Sono qualificati? Sono in grado di gestire un bimbo di 3/4 anni? Sa quali sono i suoi bisogni?
  Se non si conoscono direttamente gli operatori che saranno a diretto contatto con i nostri bambini, bisogna guardare se l’ente che organizza il centro estivo dà la possibilità di usufruire di giornate informative, open day o pomeriggi di prova. Durante questi eventi si può avere la possibilità di conoscere di persona coloro ai quali dovremo affidare i bambini, informarci sulle loro esperienze e sulle loro conoscenze.
  Sono pochi i centri estivi che danno queste possibilità. Ed è importante il rapporto di fiducia che deve instaurarsi tra la famiglia e gli operatori.

2) ORGANIZZAZIONE

Organizzare un buon centro estivo non è una cosa facile e, come spesso accade, la professionalità la possiamo trovare nella cura dei dettagli. Infatti, non basta solo avere istruttori o educatori capaci e con esperienza, ma è anche necessario che questi possano lavorare in un ambiente organizzato e che li possa sostenere. Bisogna vedere se le attività sono già programmate oppure improvvisate, se c’è un programma settimanale o mensile, dove verranno svolte le attività e qual è la proposta didattica (che ci deve essere, altrimenti è solo un “parcheggio” per bambini fine a sé stesso). Inoltre, bisogna capire se c’è un coordinatore dello staff che faccia da referente con la famiglia. La strutturazione e l’organizzazione dello staff è molto importante.

Un’altra cosa da tenere in considerazione è il rapporto operatore/bambini. Questo è un dettaglio fondamentale che molti operatori non comunicano e che i genitori non chiedono. Se in un centro estivo non è garantito un rapporto massimo di un istruttore ogni 15 bambini dai 6 anni in su e un istruttore ogni 10 bambini dai 3 ai 5 anni, la gestione del gruppo diventa molto difficoltosa e ciò si rispecchia negativamente sulla sicurezza del gruppo.

CEATS Gobetti Volta - SportAcademy Gaetano D'Agostino

3) PRANZO

Questo aspetto ovviamente vale solo per i centri estivi a giornata intera che prevedono il pranzo in loco. È un tasto abbastanza delicato perché riguarda ciò che i nostri figli andranno a mangiare in quei giorni. Siamo sempre molto attenti all’alimentazione dei più piccoli e non possiamo permetterci di risparmiare sulla loro salute. Perciò la prima cosa da fare è informarsi su chi si occuperà della preparazione del pranzo, se sarà un’azienda esterna o no, se i pasti sono inclusi nel prezzo settimanale o no e informiamoci anche sul menù dove disponibile. Quando parliamo di cibo bisogna stare attenti se ci vengono chieste eventuali allergie o intolleranze alimentari del bambino. Sono piccoli dettagli che però fanno la differenza tra improvvisazione e professionalità.

4) PREZZO

È l’aspetto che nella stragrande maggioranza dei casi interessa di più le famiglie. Ma quando si acquista un servizio non dovrebbe mai essere la prima cosa che si chiede, soprattutto se riguarda i nostri bambini. Su questo sarò abbastanza ripetitivo, lo so, ma bisogna ricordarselo sempre. Come in tutte le cose, una diminuzione del prezzo coincide inevitabilmente con la diminuzione della qualità del servizio offerto. Organizzare un centro estivo economico è semplice: basta risparmiare sugli operatori, sul kit abbigliamento (importante nel riconoscimento del gruppo in situazioni di promiscuità, come ad esempio le uscite, giardini pubblici, piscina o luoghi generalmente associati alla presenza di altri bambini o ancora peggio di altri Centri Estivi), sul cibo (a discapito delle norme igienico-sanitarie), sulle attività offerte, ecc. Che, per carità, può anche andare bene, è una scelta di ogni famiglia che deve decidere se iscrivere il proprio figlio ad un centro estivo qualificato o lasciarlo in un centro qualsiasi solo per carenza di tempo. Noi siamo dell’idea che la prima sia la scelta migliore.

5) TRASPARENZA

Ultimo grande capitolo, ma non il meno importante. Quando prendiamo informazioni su un centro estivo dovremmo informarci anche sull’ente che lo organizza. Oggigiorno sono tanti i modi per raccogliere informazioni: c’è il web, i social, il passaparola. Quindi, cerchiamo informazioni su chi sono gli organizzatori, cosa fanno, come la fanno, se lavorano già con i bambini e se hanno esperienza nell’organizzazione di centri estivi. Analizziamo anche il materiale informativo che ci forniscono: volantini, moduli, dépliant, brochure; da lì si possono già capire molte cose, come anche dal sito (non averlo è alquanto negativo), dalla pagina facebook, ecc.

INFO

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Due poi sono le domande che bisognerebbe fare, che sembrano scontate, ma non lo sono: la prima riguarda la copertura assicurativa per i nostri piccoli (fondamentale!), su cui spesso gli organizzatori risparmiano; la seconda riguarda il rilascio della ricevuta al momento del pagamento. L’argomento è spinoso, ma noi ci sentiamo di consigliare sempre e comunque organizzazioni che usano lavorare in totale legalità e trasparenza, a discapito di quelle che lavorano in maniera più opaca.

Detto ciò, se siete interessati ad un centro estivo sportivo che rispecchi tutti i requisiti sopra elencati, potete chiederci ulteriori informazioni e prenotare il posto al nostro centro estivo “A Tutto Sport” cliccando qui.