5 giochi da realizzare in casa
Abbiamo visto come comportarci quando si gioca con i propri bambini. L’atteggiamento è importantissimo. Ci vuole empatia, perché i bambini sono super sensibili e si accorgono subito se chi gioca con loro lo fa controvoglia e vorrebbe fare tutt’altro. Quindi, prima di giocare con i vostri bambini leggete i nostri 4 consigli dell’articolo precedente.
In questo articolo andremo a darvi dei consigli più pratici, che vi serviranno se siete a casa a corto di idee e di giochi da realizzare. Ovviamente sono solo una base da cui partire per inventarne di nuovi tirando fuori infinite versioni modificandone le regole.
Partiamo con l’elenco:
1. Percorsi Motori
Chi ha detto che in casa (anche in poco spazio) non sia possibile realizzare fantastici percorsi motori?
Che ci crediate o no, in casa abbiamo tutto ciò che serve, basta avere fantasia. Possiamo utilizzare sedie per salirci sopra o passarci sotto, bottiglie d’acqua al posto dei coni, una corda (o un nastro) per terra su cui camminare, cuscini su cui stare in equilibrio con un piede, tappeti su cui rotolare, libri su cui camminare, divano su cui arrampicarsi, ecc. Si potrebbe andare avanti all’infinito. Inventate una storia, immedesimatevi nei personaggi e inizierete a vedere negli oggetti di casa significati diversi.
Non dimentichiamoci poi che ogni cosa può essere fatta in mille modi diversi: si può camminare e saltare in avanti oppure indietro, con due piedi o con uno solo, si può strisciare sulla pancia o sulla schiena, camminare sulle punte o sui talloni, fare il gatto (quadrupedia a pancia in giù) o il gamberetto (quadrupedia a pancia in su). Insomma le variabili sono tantissime, cercate di variare il più possibile.
2. Il palloncino
In casa non si può giocare con la palla?! Niente paura, usate un palloncino. Potete giocare a lanciarvelo da una parte all’altra della stanza usando il tavolo (o il divano) come rete, o fare una bella sfida a chi riesce a non farlo cadere a terra. Potete poi fargli vedere che il palloncino può essere colpito con differenti parti del corpo; è un buon modo per ripassare il corpo umano e scoprire nuovi gesti e nuove abilità. Si può anche migliorare la lateralità e chiedere di colpire con la parte destra o sinistra del corpo (ripassando anche questo apprendimento). Il palloncino, poi, può essere trasportato da una parte all’altra stretto tra le mani, tra le gambe o tra diverse parti del corpo, oppure ancora, può essere trasportato in coppia tenendolo con la pancia, la schiena, il fianco, ecc. I bambini possono scoprire che il palloncino può essere portato e spinto dove si vuole anche senza toccarlo: ad esempio generando aria con un ventaglio.
Provare per credere!
3. La cassaforte
Questo gioco è molto semplice e aiuta a migliorare le capacità mnemoniche del bambino e la sua agilità.
Create un tesoro (giocattoli, dolci, ecc) e posizionatelo in un angolo della stanza. Il bambino si posiziona dalla parte opposta e voi al centro del percorso che porta al tesoro con due bastoni in mano (vanno bene anche i manici della scopa) posizionati orizzontalmente a sbarrare il passaggio. Al via, date un comando al bambino con una combinazione di superamento degli ostacoli tipo “sopra,sotto,sotto,sopra”. Il bambino dovrà iniziare il percorso (facendogli fare qualche salto, rotolamento, ecc per distrarlo un po’) e quando è di fronte ai bastoni dovrà ricordarsi la combinazione e superare i due bastoni nel modo corretto nei due sensi. Solo se il bambino avrà ricordato e fatto bene la combinazione i bastoni si alzeranno e potrà andare a prendere il tesoro.
4. Il semaforo
Avete mai avuto in casa un semaforo all’incrocio tra soggiorno, cucina e bagno? Beh è il caso di metterlo!
Scherzi a parte, questo è un gioco facile ma importantissimo per il bambino perché insegna la gradualità dei movimenti. Impara che ci si può muovere anche lentamente rispettando dei semplici comandi.
Può essere fatto in diverse varianti. La più comune è quella per cui il bambino si muove (corre, balla, salta, ecc, scegliete voi o lasciate scegliere a lui) a varie velocità in base ad uno stimolo visivo: il semaforo appunto. Prima di giocare, infatti, si potrebbe fare un’altra bellissima attività creativa: realizzare insieme al bambino tre palette con i tre colori del semaforo. Prendete le palette e nascondetele dietro la schiena e tiratene fuori una alla volta mettendola bene in vista. Quando la paletta è verde il bimbo deve muoversi velocemente, quando la paletta è gialla si muove lentamente, quando la paletta è rossa si ferma bloccandosi sul posto in equilibrio (stile “un, due, tre, stella!”).
Una variante potrebbe essere quella di sostituire lo stimolo visivo con quello uditivo. Basta mettere un po’ di musica e variare col volume: quando il volume è alto, via veloci; quando il volume è basso, piano piano; quando la musica si stoppa, fermi immobili!
5. La pasticceria
No, no c’è bisogno di creare ricette particolari o cimentarsi tra farina, zucchero e uova, tranquilli!
Si cercherà di realizzare dei buonissimi dolci da mettere in vetrina usando semplicemente il corpo. Andando a lavorare sulla capacità di controllo del tono muscolare.
In questo gioco dovrete dare sfoggio di tutte le vostre capacità di immedesimazione. Dovrete far finta di essere un grande pasticcere con un grande pentolone in cui farete finta di inserire i vari ingredienti per realizzare dei dolci. Fate finta di dare parte dell’intruglio magico al bambino chiedendogli (se vuole) di aggiungere altri ingredienti a piacere. Dopodiché il bambino dovrà spalmarsi su tutto il corpo l’impasto creato e mettersi in una posizione a piacere pronto per la cottura. Fate finta di accendere il forno e simulate l’aumento della temperatura. Dopo un po’ controllate la cottura del dolcetto: se il bambino riuscirà a mantenere la posizione contraendo e mantenendo contratti tutti muscoli, allora vuol dire che il biscotto è pronto e potrà essere spostato (di peso) in vetrina. Altrimenti, se il bambino non riesce a mantenere la posizione, vuol dire che è ancora poco cotto e lo si tiene in forno per un altro po’ facendogli capire la differenza tra contratto e rilassato.